Derattizzazione

Il processo di derattizzazione

La disinfestazione contro topi e roditori viene definita “Derattizzazione” e si articola in due attività diversificate ossia:

1

Attività di bonifica

Sono tutte quelle attività programmate e svolte in un certo lasso di tempo con l’unico obiettivo di raggiungere lo standard igienico richiesto negli ambienti interessati

2

Attività di controllo

Riguardano tutte quelle attività, anch’esse programmate e svolte però questa volta a tempo indeterminato, che hanno l’obiettivo di mantenere costante lo standard igienico richiesto negli ambienti interessati.

Fasi per operative per la derattizzazione

1

Ispezione

2

Identificazione

3

Esclusione

4

Igiene

5

Piano tecnico di intervento

L’Ispezione e’ la prima fase ed e’ fondamentale per percepire, attraverso lo studio del territorio interessato dall’infestazione, quali possono essere le cause e/o l’origine della stessa; quindi stabilire se il fattore scatenante sia di provenienza interna e/o esterna.

L’ identificazione della specie infestante è fondamentale per il progetto di derattizzazione, anche perché ogni singola specie ha delle peculiarità di base (esigenze alimentari, habitat di frequenza, fisiologia e riproduzione) diverse per cui un progetto di disinfestazione che non tenga conto della specie da eliminare e/o allontanare può portare soltanto a delle considerazioni errate rendendo inutili e controproducenti tutti i passi successivi.

Per Esclusione si intende l’applicazione di tutti quei procedimenti idonei (Misure di Pest Proofing) ad eliminare le possibili vie d’accesso dall’esterno verso gli ambienti o comunque di rendere inospitali gli stessi.

Nell’ambito delle misure di prevenzione, l’Igiene riveste sicuramente la parte più importante; questa fase contempla fra le altre cose anche lo studio di possibili alternative alimentari presenti e la rimozione e/o sistemazione di componenti quali spazzatura, detriti di qualsiasi origine e presenza di erba alta.

A seguito delle fasi precedentemente descritte si passa alla parte applicativa della procedura che è rappresentata dalla valutazione del Piano Tecnico di Intervento da dover adottare per raggiungere gli obiettivi.

Le procedure più comuni che possono essere adottate nei vari ambienti sono riferite a:a) Adescamento alimentare mediante collocazione di dispositivi (contenitori) contenenti rodenticidi;
b) Cattura mediante la collocazione di dispositivi (trappole ecologiche, trappole a molla, trappola a colla etc.);
c) Utilizzo di Fumiganti;
d) Utilizzo di Repellenti;
e) Controllo della fertilità;
f) Utilizzo di Dissuasori ad UltrasuoniInfrasuoni ed onde elettromagnetiche;
g) Utilizzo di Predatoriparassiti e agenti patogeni;
h) Gestione dell’Alimentazione diversificata.

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